In un interessante libretto che sto leggendo ("Liberi perchè fallibili" di Dario Antiseri) l'autore, riprendendo il pensiero di Popper, afferma che "la società aperta non può essere aperta agli intolleranti"; cita infine Popper quando esclama:" noi, in nome della tolleranza, dovremmo proclamare il diritto a non tollerare gli intolleranti".
Magdi Cristiano Allam può essere annoverato tra gli intolleranti o i tolleranti?
Le polemiche di questi giorni fanno nascere seriamente questa domanda.
Quando capitano vigolettati tipo "la mia scelta è frutto di una lunga e meditata conoscenza della religione cattolica e di una valutazione negativa dell'islam,...io rivendico il mio diritto di parlare male dell'Islam, anche se questo non vuol dire che criminalizzo chi lo professa", la riflessione non può che essere questa.
D'altra parte Significativa è la risposta che Allam ritiene di dare alla riflessione di Yahya Pallavicini (uno dei 138 mussulmani che hanno scritto la lettera al papa) che "nella pur legittima conversione di Allam", vede "il rischio di in esclusivismo apologetico e totalitario che negando la base spirituale dell'islam afferma che la sola religione dell'amore è il cristianesimo, criminalizzando l'altra come se fosse di un dio minore della guerra ."
A tale riflessione Allam non trova di meglio che rispondere con una punta di polemica sterile "Yahya punta a diventare il referente dei mussulmani d'Italia". Saranno anche vere le mire di Pallavicini, però non si può nascondere un certo fastidio verso chi considera l''Islam un male in se, una religione violenta "negandone le basi spirituali".
Tendo a scusare queste dichiarazioni intolleranti di Allam con l'entusiasmo del neofita, tuttavia non mi nascondo che l'interpretazoine che Allam fa della scelta del Papa di battezzarlo nella notte di Pasqua , accondiscendendo ad una sua richiesta, è irritante; che questo suo puntare i dito contro un Islam che sarebbe intrinsecamente cattivo mi spinge ad interrogarmi sull suo cammino di conversione.
La Chiesa, nella sua predicazione e nei documenti magisteriali, non dice le cose Allam afferma e vuole farle dire a tutti i costi. L'Islam non è cattivo in sè; anche nell'Islam risplendono dei frammenti della verità (i cd semina verbi!). Con queste dichiarazioni Allam spreca una grande occasione per essere di Gesù...oggi le sue parole contano e forse prima di pronunciarle dovrebbe soppesarle.
Qui trovate alcuni link del corsera dai quali potrete farvi un idea sulla vicenda. Sono l'articolo con cui Allam spiega la sua scelta
http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/23/mia_Scelta_co_9_080323009.shtmlMagdi Cristiano Allam può essere annoverato tra gli intolleranti o i tolleranti?
Le polemiche di questi giorni fanno nascere seriamente questa domanda.
Quando capitano vigolettati tipo "la mia scelta è frutto di una lunga e meditata conoscenza della religione cattolica e di una valutazione negativa dell'islam,...io rivendico il mio diritto di parlare male dell'Islam, anche se questo non vuol dire che criminalizzo chi lo professa", la riflessione non può che essere questa.
D'altra parte Significativa è la risposta che Allam ritiene di dare alla riflessione di Yahya Pallavicini (uno dei 138 mussulmani che hanno scritto la lettera al papa) che "nella pur legittima conversione di Allam", vede "il rischio di in esclusivismo apologetico e totalitario che negando la base spirituale dell'islam afferma che la sola religione dell'amore è il cristianesimo, criminalizzando l'altra come se fosse di un dio minore della guerra ."
A tale riflessione Allam non trova di meglio che rispondere con una punta di polemica sterile "Yahya punta a diventare il referente dei mussulmani d'Italia". Saranno anche vere le mire di Pallavicini, però non si può nascondere un certo fastidio verso chi considera l''Islam un male in se, una religione violenta "negandone le basi spirituali".
Tendo a scusare queste dichiarazioni intolleranti di Allam con l'entusiasmo del neofita, tuttavia non mi nascondo che l'interpretazoine che Allam fa della scelta del Papa di battezzarlo nella notte di Pasqua , accondiscendendo ad una sua richiesta, è irritante; che questo suo puntare i dito contro un Islam che sarebbe intrinsecamente cattivo mi spinge ad interrogarmi sull suo cammino di conversione.
La Chiesa, nella sua predicazione e nei documenti magisteriali, non dice le cose Allam afferma e vuole farle dire a tutti i costi. L'Islam non è cattivo in sè; anche nell'Islam risplendono dei frammenti della verità (i cd semina verbi!). Con queste dichiarazioni Allam spreca una grande occasione per essere di Gesù...oggi le sue parole contano e forse prima di pronunciarle dovrebbe soppesarle.
Qui trovate alcuni link del corsera dai quali potrete farvi un idea sulla vicenda. Sono l'articolo con cui Allam spiega la sua scelta
Il coomento favorevole di Messori
http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/25/Cristo_Continua_Avvincere_co_9_080325115.shtml
Il commento sfavorevole di Magris
http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/25/Battesimo_Atto_Interiore_co_9_080325110.shtml
http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/25/Cristo_Continua_Avvincere_co_9_080325115.shtml
Il commento sfavorevole di Magris
http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/25/Battesimo_Atto_Interiore_co_9_080325110.shtml
alla prossima