giovedì 10 luglio 2008

FINANZIARIA SILENZIATA

Forse nessuno ha ancora ben compreso la portata delle scelte che hanno portato alla risurrezione di Berlusconi come capo di governo.

Visto che tutta l'informazione sembra avvitata intorno alle solite baggianate su cosa si saranno detti mai il Berlusca e la Carfagna ovvero sulle stupidaggini dette dalla Guzzanti al NO CAV DAY ovvero sul lodo Alfano eccetera eccetera..., vi racconto un bel fatterello che da la misura di una linea politica da giudicare nel chiuso dell'urna la prossima volta che ci sarà data la possibilità di votare.

Il governo Prodi nel 2007 vara il famoso decreto Bersani col quale stabilisce che la girata degli assegni bancari va accompagnata dal codice fiscale del girante, che i pagamenti a professionisti vanno fatti sul conto corrente, che gli assegni trasferibili non possono essere fatti per importi superiori a € 5000,00; in più con la finanziaria si reintroduce l'obbligo per le imprese di comunicare l'elenco dei clienti e fornitori insieme alla dichiarazione annuale IVA.

Per chi abbiamo un minimo di esperienza delle relazioni economiche spicciole del nostro paese risulta chiarissimo che questo insieme di norme costituissero un preciso segnale nella linea della lotta all'evasione fiscale. Infatti l'assegno di giro postdatato è di gran lunga il sistema di pagamento preferito da chi voglia evadere il fisco.

Ebbene il Cav nel suo primo recentissimo decreto legge 112/2008 collegato alla finanziaria ha eliminato tutto questo spinto pare dalla voglia di semplificazioni. Il segnale politico, tenendo conto della realtà effettuale italiana, è forte ed univoco.

Era così complicato accompagnare la girata dell'assegno con il codice fiscale che consente di identificare il girante?

E' davvero un inutile complicazione?

Purtroppo, mi spiace dirlo, sulla lotta all'evasione fiscale questa finanziaria fa veramente acqua.

Perchè nessuno ne parla?

Lascio a voi gli interrogativi...le mie risposte le darò alle prossime elezioni.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Diego, penso che i risultati si commentano alla fine, nella loro globalita.(Tocco ferro)
Il Cav Day non mi interessa, la Guzzanti ancora di meno, visto che con quello che dice lei ci campa, Per Di Pietro è buona parte della Sn, l'unica cosa che interessa è vedere morto il Cav. L'attuale governo occupa quel posto votato dalla maggioranza degli italiani, dopo le cocenti delusioni avute dal precedente governo.
Quindi i conti facciano alla fine, perchè non c'è dubbio anche questa volta il Cav sarà in carica per tutta la Legislatura, a differenza dei tre della sn avuti mei precedenti anni.

Ciao a presto
Clemente

Anonimo ha detto...

E' vero i conti si fanno alla fine.
Tuttavia non puoi negare il chiaro e pessimo segnale che danno questi provvedimenti.

Il fatto poi di avere la maggioranza non implica l'infallibilità politica.

Opporsi a questa linea politica oggettivamente contraria alla lotta all'evasione fiscale è oggi possibile e moralemente giusto. Non bisogna certo aspettare 5 anni per entrare nel merito di una politica poco attenta a dare segnali chiari.

Vedi a me Berlusconi non piace innanzitutto per queste politiche.

Ti faccio un altro esempio. Sempre la finanziaria ha modificato la disciplina del contratto a tempo determinato rendendola ancora più favorevole ai datori di lavoro, ergo attenuando ancora più la tutela dei lavoratori. Oggi inftti le esigenze tecnico oparative che possono giustificare il ricorso a tali tipi di rapporti lavorativi possono anche essere lagate "alla ordinaria attività del datore di lavoro".

Ancora... in materia di politica energetica si punta molto al nucleare (è anche un bene!), ma si tralasciano totalmente le fonti energia rinnovabili come il sole.
Tu dici che bisopgna aspettare, per cui aspettero al 2010 quando scadranno gli incentivi previsti in questo campo del csx e vedrò che fine faranno...

A questi motivi ti aggiungo l'insofferenza per una politica fatta da nani e ballerine, in cui a decidere sono 10 persone + il Cav.

Non mi sta bene. Non è la mia concezione della politica come arte del bene comune.

Mi batto perchè questo modello decisorio non sia l'esempio anche per il csx.

Anonimo ha detto...

caro diego

mi è venuto da sorridere leggendo questo aggiornamento.
i contenuti sono tutt'altro che ilari e non sono assolutamente liquidabili come facezie le trovate del genio della paura della speranza.

ho sorriso perchè sino al 30 aprile abbiamo lavorato perchè le nostre associate (lavoro alla Federcasse associazione di categoria del credito cooperativo, funzione legale) fossero in linea con la nuova normativa in materia di assegni, affrontando una serie di problematiche che non smettevano mai di esaurirsi, non ultimo la definizione della stampa dei nuovi libretti d'assegni!

oggi stiamo informando nuovamente le banche in una tela di penelope che si disfa oggi perchè le priorità del nostro beniamino sono evidentemente altre!

seguiamo sgomenti