Da uno scambio di vedute con un amico ho fatto una riflessione sull'amicizia...ve la offro opportunamente depurata da riferimenti personali.
La reciproca stima tra amici non li esime dai doveri di convivenza e, perchè no, di cortesia.
La concezione della "amicizie del se capita ci incontriamo" è disumanizzante:
le amicizie si scelgono, vanno coltivate, ci vuole cura e attenzione, ci vuole frequentazione e anche quache piccolo sacrificio. Occorre trasformale,rinnovarle di continuo, approfondirle. Sono fatte di esperienze condivise ed anche di esperienze non condivise. Se tutto questo non c'è, inaridiscono e muoiono.
Non bisogna mai darle per scontate.
L'amico vero non lascia mai nulla al "se capita" anche se gli costa un piccolo sacrificio. L'amico vero "sceglie" di coltivare l'amicizia. Le amicizie in effetti hanno parabole altalenanti fatte di innamoramenti ed improvvisi allontanamenti.
Tuttavia c'è una regola d'oro nelle amicizie: quando più sono libere e svilcolate dalla frequentzione assidua, tanto più richiamano ad una responsabilità di impegno e sacrificio reciproco, se vogliono rimanere tali: amicizie vere, sincere e durature.
lunedì 13 luglio 2009
Contro le amicizie del "se capita"
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