QUESTO E' UN ARTICOLO CHE HO SCRITTO SULLA PAGINA DIOCESANA PER RICORDARE PADRE STEFANO.
Padre Stefano era il nostro parroco. Ci ha lasciati il 7 gennaio scorso verso le 15:00 nel letto dell'ospedale civile di Benevento
Ve ne voglio parlare attraverso semplici cose che passano perla piccola quotidianità della nostra parrocchia.
Voleva veramente bene a noi, suoi parrocchiani! Quanto abbiamo imparato!? Quanto ancora avrebbe potuto darci!?
Una spiritualità forte, perseverante, adamantina. Le omelie sempre legate alla parola. Meditate. Sempre riservato, schivo, timido. Un sguardo semplice che affondava le radici nella profondità di una vita di preghiera. Si affidava a Dio in tutto.
Prima e dopo la messa domenicale era bello salutare padre Stefano in sagrestia. Aveva sempre un sorriso che dava sicurezza e pace. Mi dicevo prima di arrivare in chiesa per la celebrazione domenicale: facciamo presto padre Stefano è solo. Ha bisogno di aiuto per la celebrazione. Bisogna organizzare letture e canti. Invece ero io che avevo bisogno di quella sua semplicità radicata in Dio, domenica dopo domenica per 10 anni. E poi padre Stefano non era mai solo. Stava a pregare in compagnia del Signore. Non sprecava mai il tempo senza pregare. A volte lo si trovava a sgranare il rosario, altre a legger un libro di spiritualità, altre in silenzio vicino all’altare. Pregare era l'unica cosa per la quale per lui valeva preoccuparsi.
Quanti aneddoti da raccontare!? Come quella volta che gli chiedemmo la data del suo compleanno e ci disse di non ricordarla ma che era il giorno di Santa Cecilia.
E’ vero: a volte lo avremmo voluto più, come dire, “trascinatore di folle”.
Invece abbiamo capito che non era nella sua indole trascinare perché era trascinato lui stesso dall’amore e dal timor di Dio al quale si affidava continuamente. Proprio questo desiderava trasmetterci, riuscendoci.
Per questo in lui tutti noi vedevamo proprio l’uomo di Dio, il piccolo, gracile e forte segno della presenza del Signore tra di noi. Non aveva bisogno di uscire per le strade per andare incontro alle persone. La forza del suo esempio attirava in tanti. A volte lo vedevi attardarsi in chiesa fino alle 21:00 per ricevere persone. Aveva sempre tempo per confessare e amministrare i sacramenti. Aveva sempre tempo per ascoltare. Nell’ultimo periodo,anche se stanco e malato, aveva sempre la sua parrocchia nel cuore.
L’ultima volta che lo abbiamo visto era su in convento. Sorrideva e aveva in animo di tornare a breve tra di noi. E’ tornato solo la settimana scorsa e c’era ad attenderlo tutta la sua comunità parrocchiale insieme a più di cinquanta sacerdoti, una folla che la nostra piccola chiesa parrocchiale non poteva contenere, a testimoniare un affetto vero e sincero per questo piccolo uomo di Dio segno della sua presenza tra di noi.
Padre Stefano ci mancherai tanto. Noi tuoi parrocchiani ti vogliamo bene e ti ricorderemo.
Continua a pregare da lassù per noi, per la tua comunità parrocchiale e anche per tutti i sacerdoti che hanno tanto bisogno delle tue preghiere e del tuo esempio.
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