C'ero anche io a Roma giovedì sera sotto l'obelisco
di piazza San Pietro ad ascoltare il breve discorso del Santo
Padre.Ho ascoltato parole belle e significative, sentite,
rivolte al popolo di Dio.
Il Papa ci ha descritto da un lato una Chiesa che è
coinvolta nel peccato e nella zizzania - quella che tutti i giorni ci viene
ultimamente sbattuta in faccia-, dall'altro ha speso delle parole bellissime e
semplici in cui mi riconosco: "Abbiamo avuto anche la nuova esperienza della
presenza del Signore, della Sua bontà, della Sua forza. Il fuoco dello Spirito
Santo, il fuoco di Cristo, non è il fuoco divoratore e distruttivo, è un fuoco
silenzioso, è una piccola fiamma di bontà e di verità, che trasforma, dà luce e
calore. Abbiamo visto che il Signore non ci dimentica, anche oggi in modo umile
il Signore è presente e dà calore ai cuori, nostra vita, crea carismi di bontà e
carità che illuminano il mondo e sono per noi garanzia della bontà di Dio. Se
Cristo vive è con noi anche oggi e possiamo essere felici anche oggi perché la
sua bontà non si spegne, è forte anche oggi"
Queste mi sembrano le parole più belle sentite
l'altra sera. Tuttavia ciò che porterò nel cuore è l'esperienza, di per sè non
eclatante, che ho avuto durante la fiaccolata da Castel Sant'Angelo a piazza San
Pietro.Nella folla vicino a noi del gruppo diocesano di
Azione Cattolica, alcuni giovani seminaristi dei Legionari di Cristo. Qualcuno
direbbe: DestraVsSinistra, ProgressistiVsTradizionalisti!
Ammetto che forse li
guardavo con un poco di circospezione e curiosità. Vestiti a puntino, eleganti e
signorili, mi sembravano così distanti dal mio modo di vivere e stare nella
Chiesa. Ad un certo punto, spinto dalla curiosità, ho attaccato bottone con uno
di loro, facendo qualche vaga domanda sul loro fondatore. Improvvisamente mi si
è aperto un mondo diverso da quello che avrei potuto immaginare: avevo davanti a
me una persona solare, semplice, che mi sembrava sprizzare amore per il Signore.
Si chiamava Massimo. Oddio, mi sono detto tra me e poi gli ho ripetuto: "Nella
Chiesa non siamo certo noi a decidere della bontà di un carisma! Sarà Dio a
deciderne, indipendentemente da tutto." Lui mi fa: "Hai visto il film di State
Buoni se potete? A chi chiedeva a Filippo Neri “Ma perché è così difficile seguire il Vangelo?”, il
santo rispondeva: “Perché è semplice” - fa una pausa e continua sorridendo-
è una risposta un po da curia romana ma molto vera!"
Beh, poi ci siamo incamminati verso piazza San
Pietro. Lui col suo gruppo, un poco più avanti al nostro.
Il cammino era lentissimo. Almeno fino
all'attraversamento di via della Conciliazione. Romani impazienti
strombazzavano a più non posso. Il traffico cittadino era costretto a fermarsi,
alternandosi con i pellegrini. Mi è parso un poco come il cammino della Chiesa
dopo il Concilio: a tratti sembra un cammino bloccato nel suo incedere, però mi
rincuorava vedere il legionario poco avanti a me di AC, nello stesso cammino di
Chiesa.Quel traffico romano impazzito disturbava
proprio il canto di noi pellegrini e mi procurava una distrazione irritante. Ho
pensato: beh in fondo anche la Chiesa in questi anni mi pare molto distratta
dallo strombazzare di un mondo lontano da Dio!
Comunque armato di pazienza e cercando di pregare
cantando, non ostante gli odiati clacson, ad un certo punto ho pensato che non
avremmo neanche trovato posto in piazza. Il mio amico prete mi fa: "Tranquillo,
le cose che organizza l'Ac poi non richiamano mica tante persone! Una volta era
diverso!" Ho pensato: " beh c'era il collateralismo, la militia Christi ecc...ma
poi abbiamo fatto la scelta religiosa, proprio dopo il Concilio!
Mentre ero irretito e spazientito da questi
pensieri, abbiamo attraversato la strada ed improvvisamente il cammino iniziava
a farsi spedito. I clacson erano lontani, non li sentivo più,
finalmente! Mi sono a quel punto immaginato una Chiesa che
finalmente dopo il questi primi 50 anni di rodaggio, riesca a lasciarsi dietro
tutta questa "distrazione" e punti speditamente verso la meta di
una risoluta e bella coerenza evangelica, sulla strada indicata dal
Concilio.
Alla fine mi sono ritrovato in piazza, vicino
all'obelisco e sotto la famosa finestra.Mi dicevo:"Beh, Diego oggi hai 36 anni, chissà se
tra 50 anni sarai ancora qui a ricordare l'apertura del Concilo! Avrai 86
anni!".
Mentre ne facevo una battuta con un'amica, ad un
certo le ho detto:" Pasqualina, io credo di starci tra 50 anni a festeggiare,
come te, ma spero di non stare qui a piazza San Pietro perchè la Chiesa
diventerà veramente la "Chiesa bella" voluta dal Concilio!"
Poi il Papa ha iniziato il breve discorso dicendo:
"Cinquant’anni fa anch’io sono stato qui in
piazza, con lo sguardo verso questa finestra!"
Aveva 35 anni ed un futuro da percorrere in questa
Chiesa, proprio come me.