Primarie per i parlamentari del PD -
e spero della coalizione Italia.BeneComune- nel Sannio!
Sembrava difficile ed
invece....
Invece eccole, sono improvvisamente
arrivate, se ne discute con insistenza, si ipotizzano candidature e
percorsi.
Per chi ci ha sempre creduto e le ha
auspicate, come i tanti segretari di circolo del PD impegnati sul territorio per
organizzare le primarie, è arrivato il momento di concorrere alla scelta dei
nostri candidati in un percorso reale e radicato sul territorio sannita, lontano
dalle virtualità del web.
Appare sempre più evidente che il
percorso democratico e partecipativo scelto dal nostro coraggioso segretario,
Bersani, sta producendo frutti di rinnovamento.
Chi voglia però discettare di
politica sul territorio a questo non può fermarsi.
Appaiono necessarie alcune
considerazioni sul Parlamento che da qui a tre mesi eleggeremo e sulle primarie
che ci coinvolgeranno nel Sannio.
La prima. Si voterà nuovamente con
una legge elettorale tanto sbagliata e miope che non dovremo stupirci di un
ulteriore calo dell'affluenza alle urne. Serve radicare processi di reale
partecipazione per arginare questo fenomeno che mina l'autorevolezza del
Parlamento che sarà eletto.
La seconda. Chi governerà dovrà tener
conto di questa generale disaffezione della gente e saggiamente dovrà cercare
di allargare il perimetro della maggioranza. Appaiono auspicabili candidature
di uomini e donne di mediazione.
La terza. Sarà comunque difficile,
qualora si voti alle primarie secondo le ampie circoscrizioni elettorali del
porcellum, poter garantire un adeguato rinnovamento: ampie circoscrizioni non
consentono a candidati "sconosciuti" di poter impostare in 2 settimane una
efficace campagna elettorale. Un regolamento "giusto" per noi sarebbe quello che
privilegia i piccoli collegi, proprio come quelli del Mattarellum.
In definitiva queste primarie per i
parlamentari, qualora il regolamento non sia quello "giusto", potrebbero rivelarsi un boomerang, producendo il miope effetto di ri-consacrare quello che
già c'è!
Il che non è un male di per se
stesso, ma non aiuterebbe il "piccolo" Sannio nel concorrere al grande sforzo di
rinnovamento e partecipazione che il PD guidato da Bersani sta coraggiosamente
promuovendo.
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