martedì 14 ottobre 2008

PD, dopo le prime primarie: struzzi o gabbiani?

Un anno fa si svolgevano le primarie del PD: il partito per "chi avrà vent'anni nel 2010" (Fassino all'ultimo congresso Ds).
Erano parole forti, vibranti, che spingevano a volare alto. Dopo un anno il grande volo delle aquile si è trasformato nel volo basso dello struzzo, dritto verso la buca per nascondersi e non vedere.
Mi tornano in mente le parole di quel dirigente sannita del PD che, trasfigurando la realtà, cantava il peana al nascente partito sannita forte a livello provinciale.
Fino a quando durerà tutto questo? Che partito è quello in cui i dibattiti di idee sono sempre rimandati a domani, a quando ci sarà tempo. Nella mia città i dibattiti non ci sono,non sono previsti, non ce ne saranno mai. Di tesseramento non se ne parla proprio.
Ormai il mio PD (quello che sognavo un anno fae che mi ostino a sognare) sembra la brutta copia dell'inesistente e vacuo PDL: ma almeno loro hanno Berlusconi che vince e convince!
Il mio PD non ha avuto il coraggio nemmeno di appoggiare la giusta battaglia dell'UDC per le preferenze!
Dopo un anno è l'ora dei bilanci impietosi. Il partito non si è strutturato, il tesseremento è una invisibile chimera, il rinnovamento della classe dirigente un auspicio vuoto.
Il partito non esiste, esiste invece una nomenklatura di partito che difende le proprie posizioni aspettando "a fine da nuttata".
Questo segretario rimane purtroppo ostaggio del vizio d'origine della sua "discesa in campo": cercare a tutti i costi i consensi dei maggiorenti e della nomenklatura di partito; cercare un ecumenismo inutile e dannoso, nutrito da un decisionismo sterile e calcolato.
D'altra parte lui, vecchio politico, poteva utilizzare solo vecchi metodi. Il ritiro della candidatura di Bersani, chiesto ed ottenuto da Veltroni, fu l'infanticidio del PD.
Veltroni non potrà mai liberarsi da questa strutturale incapacità di creare idee e prospettive reali. Per giunta dopo la debacle elettorale, mai potrà aspirare ad allargare le alleanze, specie a sinistra.
Non ha raggiunto una sintesi culturale e politica con l'area culturale cattolica. Ha alimentato una visione correntizia del partito scagliandosi contro Red e facendo crescere PeR e Quarta Fase. Non riesce a pronunciare parole che non sappiano di vuota retorica. Quelle sue tirate sui valori condivisi? Aria fritta!
Ha spacciato la sua personale corsa al potere per una svolta. Invece di andarci lui in Africa, ci ha mandato Prodi.
Veltroni, come segretario, è un vero disastro. Chi ricorda i suoi trascorsi diessini? La sua segreteria fu l'era del "partito leggero" e durò due anni, concludendosi con una scialuppa di salvataggio lanciata prima delle elezioni 2001 (il comune di Roma). L'unico commento possibile? Un capitano non abbandona la nave che affonda.
Il cerchio infine si chiude se si pensa all'ultimo degli argomenti usati per difendere una leaderschip decotta: non c'è nessun altro!
Ma è proprio vero? Non c'è proprio nessun altro che possa guidare il partito? Comincio a pensare, con Asor Rosa, che la vera nascita del PD ci sarà quando alle europee 2009 si attesterà sul 25% dei voti. Quello sarà l'atto fondativo del PD! Quello sarà il momento che farà alzare la testa ai nostri struzzi o a qualche quarantenne di belle speranze. Speriamo bene!
O si cambia o si muore!...e morendo si sgretolera tra le nostre mani una grande idea: quella di costruire un'area riformista di centrosinistra in cui i valori del cattolicesimo democratico possano convivere con quelli del riformismo socialista. Le grandi praterie disegnate da Vassallo e Scoppola al convegno di Orvieto 2006 sono ancora inesplorate per questo PD.
Qui non si tratta di salvaguardare equilibri politici di potere ma di fare una politica che sappia parlare alla gente con un metodo dialogico, senza cedimenti,.
Che credibilità ha il segretario quando declassa il dialogo a mero strumento di immagine e lotta politica? Ieri Berlusconi era uno statista, oggi....Putin.
Qui si tratta di fare una politica non pregiudizialmente antireligiosa, attenta al bene della persona umana, laica, matura, dialogica. Una politica che abbia il coraggio di dire che l'embrione umano non può essere oggetto di sperimentazione, che non sempre il paziente può avere l'ultima parola in tema di trattamenti sanitari, che l'immigrato va accolto sempre, che il mercato non è in grado di autoregolamentarsi da solo, che in questi anni ci hanno riempito la testa di panzane raccontandoci i fasti del secolo americano, che l'euro ha portato inflazione e che sono cresciuti gli stipendi dei manager e non quelli dei più poveri, che oggi occorre difendere i redditi e non le banche e gli affaristi di CAI.
Cosa abbiamo da dire sulla finanza che si auto-alimentava con una insostenibile economia del debito? Dove siamo stati in questi anni? Ora che ci penso però qualcuna di queste cose il segretario le ha dette. Allora qual è il problema?! Veltroni non è credibile, perchè pensa ai giornali, alle carte patinate e ai sondaggi. Dove passa lui tutto diventa notizia, immagine e pornografia dei sentimenti. Parafrasando il celebre spot, dove c'è Veltroni c'è casa!
Nel vuoto ddeale lasciato dal Veltroni pure Tremonti diventa uno statista ed una grande pensatore.
Oggi ci vorrebbe un colpo d'ala, come quello del gabbiano Jonathan, ma gli struzzi non sanno volare.
Si facciano avanti i gabbiani!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro diego coraggio!! E' vero che non ci siamo, però iniziamolo noi il dibatrtito e lascia stare il grande sannita che diceva quello che tu hai ripetuto. Non ti scoraggiare, insieme a pochi possiamo iniziare a dibattere. Chi come te se lo pone il problema è gia' a matà del persocrso. Io voglio continuare con te a pormi ilk problema che forse la nomenklatura debba andare a casa. Insieme è possibile, vedrai che te lo dirà anche Marta che vuole che tu, io e tutti gli altri dobbiamo continuare a sognare.
Un bacio peppe

Anonimo ha detto...

catro peppe,
questo blog vuol essere una chance data a voglia farlo.
Io non mi scoraggio... anzi!
Non starei certamente qui a parlare se fossi scoraggiato.
Ti ringrazio anche per il richiamo.

A volte basta un nulla per essere equivocati. Grazie

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie