OGGI ABBIAMO CELEBRATO LA MESSA PER IL TRIGESIMO DELLA SCOMPARSA DI PADRE STEFANO, IL NOSTRO AMATO PARROCO. ABBIAMO RACCOLTO UN PO DI PENSIERI CHE LA COMUNITà GLI HA VOLUTO DEDICARE.
ECCOVELI A TESTIMONIARE L'AMORE DELLA SUA COMUNITA' PER QUESTO SANTO SACERDOTE
Raccogliamo in questi fogli, insieme ad altri messaggi, i pensieri che la comunità parrocchiale di Padre Stefano ha voluto scrivere in occasione della sua scomparsa. Siamo certi di fare cosa gradita a tutti quanti hanno conosciuto Padre Stefano Pompilio, il nostro amato parrocco.
Il consiglio parrocchiale di Azione Cattolica
Il nostro parroco, Padre Stefano Pompilio, negli ultimi periodi è stato lontano dai nostri cuori per le sue pessime condizioni fisiche e questo ci ha fatto molto male, ma, nonostante la sua addolorata morte, tutti noi continueremo ad amarlo senza fine e sentiamo che la sua anima è rimasta in mezzo a noi per guidarci come un pastore guida le sue pecore: con il cuore. Non finiremo mai di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto e che ancora oggi continua a fare. Padre Stefano sarà sempre nel nostro cuore e il suo spirito veglierà su di noi. Se oggi fosse ancora qui con noi gli direi soltanto una parola... GRAZIE. Caro Gesù, fa che Padre Stefano non sia mai dimenticato per le sue opere buone e fa che il suo Spirito di Pastore non cessi mai di guidarci; la sua luce ci illuminerà nei momenti in cui siamo accecati dal dolore e la sua anima ci aiuterà a superarli con coraggio.Gesù, fa che il nostro parroco riposi in pace nella luce della Tua Gloria. Amen.
Martina, ACR
Padre Stefano era una persona gentile e brava. Ricordo le parole del mio parroco quando ha celebrato per la mia Prima Comunione (1' ultima Celebrazione per lui), mi disse che ero un bravo ragazzo e dovevo essere buono con tutti, poi mi feci la foto con lui ... Ricordi che conserverò nel mio cuore.
Marco I., ACR
Padre Stefano è stato il mio parroco per molti anni. Ricordo quando facevo il chierichetto: se a volte non lo volevo fare, lui mi incoraggiava sempre a farlo e mi diceva sempre che ero un ragazzo intelligente e bravo.
Marco R., ACR
Caro Padre Stefano, per me sei stato un padre molto bravo. Ogni volta che facevo il chierichetto con te mi sentivo un ragazzo molto felice e per la tua morte mi è dispiaciuto molto: per me sei sempre stato e sarai il migliore parroco.
Francesco, ACR e ministrante
Padre Stefano, anche se non possiamo venirti a pregare sulla tua tomba perchè sei Asora, resti sempre in mezzo a noi e nei nostri cuori. Padre Stefano era il mi parroco preferito. Con lui ho fatto per diverso tempo il suo unico chirichetto.
Giovanni, ACR e ministrante
Non voglio portare qui oggi il mio ricordo di padre Stefano, perché ciascuno ha il suo, il proprio ricordo, le proprie immagini di lui che continuera' a portare nel cuore. E poi non saprei davvero cosa selezionare di questi anni passati insieme a lui in questa parrocchia, che anch'io frequento da circa undici anni... .quindi tutto quanto ho fin'ora vissuto qui, in questi luoghi, è strettamente legato alla sua persona.
Cio' che vorrei io stasera, è chiedervi di non ricordare padre Stefano, ma di essere sua testimonianza, testimonianza del bene che ha fatto, testimonianza della riservatezza che ci ha insegnato, testimonianza della pazienza silenziosa, testimonianza della preghiera costante, dell'amore a Dio e ai fratelli. Non ricordiamo cio' che ha detto e cio' che ha fatto, ma traduciamolo in opere: facciamo come lui ha fatto e come lui ci ha detto di fare.
Tante cose forse non abbiamo comprese quando era qui fisicamente tra noi, tante volte lo abbiamo contraddetto, contrastato.....oggi forse qualcosa ci appare piu' chiara, oggi capiamo il perché del suo silenzio e delle sue parole. Ascoltiamole, fin nel profondo del nostro cuore.
Il Signore lo ha donato alla nostra parrocchia, e noi dobbiamo esprimere la nostra gratitudine cercando di mettere in pratica anche un solo piccolissimo insegnamento che ci è venuto da Padre Stefano. Non è facile, siamo tutti troppo pieni di noi stessi e delle nostre convinzioni, ma io ho riflettuto e nel ripercorrere i miei ricordi, l'immagine piu' ricorrente è quella di Padre Stefano che pregava in silenzio; forse voleva insegnarci queste cose, stare in silenzio e pregare.
Cosa potrebbe desiderare lui oggi? Oggi che gode della luce di Dio? Forse solo sapere che proviamo ad essere cristiani migliori..., almeno ci proviamo e ne diamo testimonianza agli altri.
Io credo che tosi' sana' sempre vivo, non solo nel ricordo ma in tutte le nostre buone azioni cristiane.
Voglio pregarti Signore mio Dio, ed è difficile farlo usando le mie parole, è piu' facile dire le preghiere che tu ci hai insegnato ma questa sera ci voglio provare:
Padre Nostro che.sei nei cieli Sia santificato il tuo nome
Sia fatta la tua volonta' come in cielo tosi in terra,
aiutaci ad accettare la tua volonta',
aiutaci a capire perche' la morte ci sottrae le persone care,
aiutaci a sentirle sempre presenti in mezzo a noi,
facci gioire perché loro ti sono accanto,
fa che possiamo comprendere i loro insegnamenti e
fa che possiamo imitare i loro gesti.
Cosi ti prego per Padre Stefano, che ha accompagnato tutto il mio cammino
in questa comunita' parrocchiale, sin dal primo giorno.
Fa che lui possa godere della tua luce e fammi sentire la sua gioia.
O Signore, fammi pregare con l'ardore con cui lui ti pregava,
con la forza e la perseveranza, con cui Lui ti pregava.
Fammi essere da esempio per gli altri, come tu lo sei stato per la vita di Padre Stefano e come lui lo è stato per la nostra vita.
Aiutami a comprendere la grandezza dei suoi silenzi e fa che nel silenzio del mio cuore, io possa sentire la sua voce che continua a guidare i miei passi.
Antonella M., schola cantorum
Ho visto persone offenderti e tu, umile, le hai perdonate.
Ho sentito persone giudicarti e tu, puro nel cuore, le hai accolte.
Uomo di fede, discreto, sempre disponibile con chiunque ti chiedesse aiuto: "...Padre Stefano, vorremo creare l'Azione Cattolica; Padre Stefano, vorremo organizzare il cineforum; Padre Stefano, vorremmo fare un concerto di natale...". Che immenso vuoto ci hai lasciato, piccolo grande uomo... esempio di santità. Il tuo ricordo rimarrà vivido nei nostri cuori e le tue opere ferme nelle nostre menti, ma soprattutto vogliamo ringraziare il Signore, Dio nostro, che ci ha dato la grazia di aver conosciuto un uomo come te.
Julia, schola cantorum
Noi catechiste vi ringraziamo, Padre Stefano, perché, durante tutti questi anni, abbiamo trovato in voi un parroco disponibile, che ha posto in noi tutta la sua fiducia, facendoci svolgere il nostro compito con serenità e tranquillità. Ora sentiamo la vostra mancanza, ma siamo sicure che dal cielo continuerete a guidarci e a sostenerci, perché possiamo preparare i bambini, i ragazzi e i giovani ad affrontare la vita forti nella fede, fiduciosi nella speranza, operanti nella carità, a crescere secondo il cuore di Cristo e della Vergine e a vivere nella . pace, nella gioia e nell'unità, superando divisioni e discordie.
Maria, catechista
Padre Stefano era il nostro parroco. Ci ha lasciati il 7 gennaio scorso verso le 15:00 nel letto dell'ospedale civile di Benevento
Ve ne voglio parlare attraverso semplici cose che passano per la piccola quotidianità della nostra parrocchia.
Voleva veramente bene a noi, suoi parrocchiani! Quanto abbiamo imparato!? Quanto ancora avrebbe potuto darci!?
Una spiritualità forte, perseverante, adamantina. Le omelie sempre legate alla parola. Meditate. Sempre riservato, schivo, timido. Un sguardo semplice che affondava le radici nella profondità di una vita di preghiera. Si affidava a Dio in tutto.
Prima e dopo la messa domenicale era bello salutare padre Stefano in sagrestia. Aveva sempre un sorriso che dava sicurezza e pace. Mi dicevo prima di arrivare in chiesa per la celebrazione domenicale: facciamo presto padre Stefano è solo. Ha bisogno di aiuto per la celebrazione. Bisogna organizzare letture e canti. Invece ero io che avevo bisogno di quella sua semplicità radicata in Dio, domenica dopo domenica per 10 anni. E poi padre Stefano non era mai solo. Stava a pregare in compagnia del Signore. Non sprecava mai il tempo senza pregare. A volte lo si trovava a sgranare il rosario, altre a legger un libro di spiritualità, altre in silenzio vicino all’altare. Pregare era l'unica cosa per la quale per lui valeva preoccuparsi.
Quanti aneddoti da raccontare!? Come quella volta che gli chiedemmo la data del suo compleanno e ci disse di non ricordarla ma che era il giorno di Santa Cecilia.
E’ vero: a volte lo avremmo voluto più, come dire, “trascinatore di folle”.
Invece abbiamo capito che non era nella sua indole trascinare perché era trascinato lui stesso dall’amore e dal timor di Dio al quale si affidava continuamente. Proprio questo desiderava trasmetterci, riuscendoci.
Per questo in lui tutti noi vedevamo proprio l’uomo di Dio, il piccolo, gracile e forte segno della presenza del Signore tra di noi. Non aveva bisogno di uscire per le strade per andare incontro alle persone. La forza del suo esempio attirava in tanti. A volte lo vedevi attardarsi in chiesa fino alle 21:00 per ricevere persone. Aveva sempre tempo per confessare e amministrare i sacramenti. Aveva sempre tempo per ascoltare. Nell’ultimo periodo,anche se stanco e malato, aveva sempre la sua parrocchia nel cuore.
L’ultima volta che lo abbiamo visto era su in convento. Sorrideva e aveva in animo di tornare a breve tra di noi. E’ tornato solo la settimana scorsa e c’era ad attenderlo tutta la sua comunità parrocchiale insieme a più di cinquanta sacerdoti, una folla che la nostra piccola chiesa parrocchiale non poteva contenere, a testimoniare un affetto vero e sincero per questo piccolo uomo di Dio segno della sua presenza tra di noi.
Padre Stefano ci mancherai tanto. Noi tuoi parrocchiani ti vogliamo bene e ti ricorderemo.
Continua a pregare da lassù per noi, per la tua comunità parrocchiale e anche per tutti i sacerdoti che hanno tanto bisogno delle tue preghiere e del tuo esempio.
Diego, AzioneCattolica
Il Gruppo di Preghiera “Padre Pio", costituito e voluto fortemente da Padre Stefano, appena Padre Pio fu proclamato Beato, è stato in tutti questi anni molto fruttuoso. In ogni incontro mensile, sempre ricco di spiritualità, di condivisione, di crescita, di conoscenza e di amore fraterno, Padre Stefano, direttore spirituale, ci ha guidati come un padre amorevole, disponibile, paziente, facendoci conoscere ed amare Padre Pio, per il quale nutriva una devozione ed un amore straordinario e, attraverso il suo esempio, ci ha insegnato ad affidarci alla misericordia di Dio e alla protezione della Madonna.
Noi lo abbiamo sempre visto molto vicino a Padre Pio nel suo, modo di pregare, nell'amministrare i Sacramenti, nell'essere testimone del Vangelo, nell'Adorazione a Gesù Eucaristia, nella devozione alla Madonna, ma, soprattutto nelle sofferenze di ogni giorno e di ogni genere, accettate e sopportate con rassegnazione, nel silenzio e nell'abbandono totale alla volontà di Dio.
Ad un mese dal suo ritorno alla Casa del Padre, noi vogliamo ricordarlo così: con la corona tra le mani guidare la preghiera del Santo Rosario meditato davanti a Gesù Sacramentato, solennemente esposto, il 25 di ogni mese e con questi pensieri, che Padre Stefano direbbe a ciascuno di noi, suoi figli spirituali: " Io non sono morto! Sono soltanto passato dall'altra parte e, con Padre Pio, vi aspetto davanti alla porta del Paradiso, finché non vi avrò tutti con me. Pregate, siate sereni, pensatemi! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronunciatelo senza tristezza! La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa diprima, c'è una continuità che non si spezza.
Non sono lontano. Sono sempre con voi. Va tutto bene. Ritroverete il mio cuore accanto a voi, avvertirete la mia presenza in ogni momento, sia esso bello o meno bello. Non piangete, perché il vostro sorriso è la mia pace".
Grazie, Padre Stefano, per tutto quello che siete stato e che avete fatto per tutti noi e vi promettiamo che il Gruppo di Preghiera "P. Pio", con il vostro aiuto e con la vostra protezione, continuerà ad andare avanti, secondo i vostri insegnamenti, certi che ora più che mai, sarete in mezzo a noi, a pregare con noi il giorno 25 di ogni mese.
Ora che vi siete unito a Padre Pio, insieme, pregate, proteggeteci e vegliate su di noi, affinché possiamo essere vostri degni figli spirituali.
Non vi dimenticheremo! Riposate in pace!
Cira, Gruppo di preghiera “Padre Pio”
Per
Amore
Del
Redentore
Era
Santo
Testimone
Esemplare
Fedele
Annullandosi
Nell’
Orazione
Pura
Ogni
Momento
Per
Incontrare
L’agognato
Iesus
Onnipotente
Mena, catechista
“Ecco noi abbiamo lascito tutto e ti abbiamo seguito, che cosa, dunque, avremo in cambio?”
Con queste parole l’apostolo Pietro rivolge a Gesù un interrogativo che riguarda tutti noi, in modo particolare noi consacrati, che abbiamo lasciato case, famiglie , luoghi per seguire il maestro.
Padre Stefano sin dall’età di 10 anni ha lasciato Sora, la famiglia per seguire la voce del Signore che lo chiamava tutto a se in una nuova famiglia, quella della Congregazione dei Passionisti.
Nel corso degli anni della sua vita religiosa, non si può non riconoscere il suo attaccamento a questa famiglia e il suo profondo affetto per il nostro Santo Fondatore, al quale ha persino dedicato la sua tesi dottorale negli anni di studio.
Ha ricoperto vari ruoli nella nostra provincia: formatore, predicatore di esercizi, docente di teologia spirituale presso il Collegio Le3oniano di Anagni, superiore, direttore spirituale di tante anime e negli ultimi tempi parroco di questa comunità. E’ stato anche vice postulatore della Provincia dell’Addolorata. Tra tante pubblicazioni da lui prodotte, ricordo la vita del beato Grimoaldo, in occasione della beatificazione.
In questa comunità parrocchiale ha profuso le ultime energie, donandosi totalmente al popolo: tutto passava in second’ordine, anche la sua salute, per lo zelo verso le anime. È questa la vera risposta piena e generosa del discepolo che s’incammina dietro la voce del Maestro e lo rende presente nel mondo, nei posti dove l’obbedienza lo chiama.
“ Che cosa dunque avremo in cambio? Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.”
Caro Padre Stefano oggi si chiude la tua vita terrena dopo una vita spesa a servizio di Dio e del Vangelo. La Congregazione ti è grata per la testimonianza di vita religiosa che lasci ad ognuno di noi; ti è grata questa comunità parrocchiale che hai servito con amore e dedizione totale.
Grazie a Sua Eccellenza il Vescovo per la stima verso i Passionisti e per la fiducia che ha riposto in Padre Stefano, affidandogli la cura pastorale della parrocchia di San Michele Arcangelo a Serpentara; grazie ai sacerdoti della diocesi e ai confratelli religiosi per la loro partecipazione; grazie al Sindaco e alle autorità per la testimonianza d’affetto che hanno dato in questa circostanza.
Ecco quello che il Padrone della messe ti concede di vedere come raccolto alla tua seminagione: l’affetto dei confratelli, dei tuoi cari e della tua comunità; l’amore dei tuoi familiari che ti fanno assistito notte e giorno tutte le volte che sei stato ricoverato in ospedale; i giovani volontari che dormivano al tuo fianco in ospedale; la comunità religiosa di Airola che ti è stata vicina e non ha fatto mancare nulla a te e alla tua comunità parrocchiale.
A tutte queste persone che nel segreto ti hanno dato testimonianza di affetto, la gratitudine personale e dell’intera Provincia.
Eccolo il centuplo che ricevi dal Signore, come premio per la tua generosa risposta alla sua chiamata: l’affetto di tutti noi e la cosa più preziosa: Egli stesso, la vita eterna
La famiglia ha voluto che Padre Stefano fosse sepolto nel suo paese d’origine, Sora.
Santa Monica, madre di Sabt’Agostino, quando ormai si vide in fin di vita, chiamò a se i suoi figli e, vedendoli afflitti per la sua imminente morte, disse: “seppellirete questo corpo dove ch sia, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all’altare del Signore.”
A Padre Stefano poco interesserà dove sarà seppellito: credo che chieda a noi suoi confratelli e a voi caro popolo che lo avete amato che ci ricordiamo di Lui presso l’altare del Signore, quell’altare sul quale è salito per immolare l’Agnello divino per noi e per il mondo intero.
Padre Enzo Del Brocco, Provinciale Passionisti
La morte del reverendo Padre Stefano Pompilio trova l’Azione Cattolica in preghiera per la scomparsa di un pastore ed un amico dell’AC, protagonista della vita della Vostra parrocchia.
La volontà di Gesù coincide con quella di Dio Padre, e con l'opera dello Spirito Santo costituisce per l'uomo una sorta di “abbraccio” sicuro, forte e dolce, che lo conduce alla vita eterna.
I grandi uomini di fede vivono immersi in questa grazia. Essi hanno il dono di percepire con particolare forza questa verità, e così possono attraversare anche dure prove senza perdere la fiducia, come per Padre Pompilio, e conservando anzi un vivo senso del Servizio, che è certamente un segno di intelligenza ma anche di libertà interiore. Questa libertà e questa presenza di spirito ha il suo fondamento oggettivo nella Risurrezione di Cristo. La speranza e la gioia di Gesù Risorto sono anche la speranza e la gioia dei suoi amici, grazie all'azione dello Spirito Santo.
Lo dimostrava abitualmente Padre Stefano, con il suo modo di vivere, e questa sua testimonianza diventava sempre più eloquente col passare degli anni, perché, malgrado un carattere riservato e gli inevitabili acciacchi, il suo spirito rimaneva fresco e giovane. Che cos'è questo se non amicizia con il Signore Risorto?.
“Con tutto il cuore”. Questa espressione del Libro del Deuteronomio, nel primo e fondamentale comandamento della legge, là dove Mosè dice al popolo: Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze' (Dt 6,4-5).
Così ha vissuto Padre Stefano, con tutto il Cuore rivolto a Cristo, in silenzio ma sempre vigile. L’Azione Cattolica diocesana si stringe attorno alla Vostra comunità parrocchiale e ai Padri Passionisti, affinchè rimanga sempre viva l’opera del vostro Pastore, che vi incita a continuare e a non sentire il distacco umano. Padre Stefano, da lassù, vi benedice e vi continua ad amare.
Coraggio !!! Cerreto Sannita, 8 Febbraio 2011
Vittorino Onofrio,
Presidente diocesano Azione Cattolica
Ti rendiamo grazie, o Signore per averci fatto dono di Padre Stefano che con il suo silenzio eloquente ha trasmesso a tutti noi il senso profondo del Tuo mistero.
Come per i discepoli di Emmaus anche per la nostra parrocchia hai posto accanto un padre più che un parroco, sempre attento ai bisogni fisici, sociali e spirituali di tutti coloro che a lui si rivolgevano così come l'agricoltore è sempre pronto e attento alle cure della sua vigna.
Ora che il suo percorso con noi è umanamente terminato, ti chiediamo di farlo camminare sempre accanto a noi spiritualmente e di continuare a benedirci anche attraverso di lui.
Caro Padre Stefano, Ti siamo tutti grati per quanto hai fatto per noi, per i sacrifici, le penitenze e tutte le attenzioni nei riguardi di quanti, sofferenti nel corpo e nello spirito si rivolgevano e oggi continueranno a rivolgersi a te.
Grazie per il dono che ci hai fatto della tua presenza in questa Parrocchia. Ora che fisicamente ci hai lasciati continua a guidarci sempre verso la via del Signore, con l'aiuto della B.V. maria e dei santi nostri protettori.
Ti conceda il Signore l'eterno riposo dalle fatiche terrene sostenute e dalle sofferenze fisiche vissute, possa splendere presto su di te la luce perpetua perché tu possa riposare nella pace dei Santi. Amen.
Comunità claustrale delle Clarisse