mercoledì 14 settembre 2011

Referendum? Ecco perchè!


Un governo che non governa la contingenza, ormai ostaggio della propria paralisi;
un ceto politico ingessato, asfitico, figlio di una stagione politica in declino;
la diffusa volontà  di partecipare, di rinnovare e di farsi sentire; l'assenza di  una visione di insieme del processo politico.
In questo panorama politico è entrata nel vivo la campagna di raccolta delle firme per l'abolizione della legge cd "Calderoli" che nel 2005 ha riformato la legge elettorale introducendo le liste bloccate e trasformando il Parlamento italiano in un’assemblea di nominati.
La campagna si chiuderà entro la fine del mese di settembre con l'obbiettivo di raccogliere le 500.000 firme indispensabili per celebrare il referendum nella primavera 2012.
Aderire o non aderire? Firmare o no?
La prima e naturale reazione a questa domanda è la solita: un altro referendum?!
Ebbene ci sono a volte alcune proposte politiche, alcune iniziative che inspiegabilmente diventano onda, valanga e movimento di opinione.
In sostanza segnano una svolta.
Aderire oggi a questa iniziativa referendaria vuol dire lavorare per la “svolta”, vuol dire osare il cambiamento.
Perché!?
Non si tratta di discettare sul sistema elettorale più adatto all’Italia, né tanto meno di rompere schemi di alleanze in vista delle imminenti elezioni
Infatti è sotto gli occhi di tutti che la legge “Calderoli” ha segnato il massimo apice ed il naturale epilogo di una politica (quella iniziata con le amministrative del 1993) gridata e imperniata sul carisma del leader fine a se stesso; di una politica dove ciò che conta è la fedeltà al capo al di là di ogni ragionevole dubbio; di una politica ormai degenerata in decisionismo sterile e privo di prospettiva.
Votare contro il cd Porcellum vuol dire quindi votare contro questa degenerazione della politica.
Vuol dire votare a favore di una politica dove i corpi collettivi  non siano asserviti alla volontà di uno solo, dove la partecipazione degli elettori ai processi politici sia la cifra dell’impegno dei leader, dove votare i nostri rappresentati politici è un serio esercizio di discernimento non delegato a quattro capi-bastone ma al popolo sovrano che sceglie chi meglio può rappresentarlo.
Per questo oggi è importante aderire alla proposta referendaria.
Vi invito a farlo.
Ad Airola saremo presenti con un banchetto domenica 18 settembre dalle ore 18:30 lungo c.so Montella.

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