Di seguito la relazione programmatica che ho illustrato.
II CONGRESSO CITTADINO PD – 24 giugno 2012
-Convento
padri passionisti di Monteoliveto-
“Coesi, propositivi e
radicati per un vero partito nuovo”
Relazione programmatica
Care DEMOCRATICHE E DEMOCRATICI,
cari amici e cari compagni del PD di Airola,
(Saluto autorità e personalità, forze politiche, circoli,
segretario e presidente provinciale
provinciali ove presenti)
Ringrazio la comunità passionista per la pronta disponibilità di
questi locali.
Un pensiero solidale va agli amici lavoratori dell’ex polo
tessile in lotta per il riavvio del
processo di reindustrializzazione.
Ringrazio il coordinamento uscente guidato dal dott. Pierdomenico
Ceccarelli, e tutto il partito per l’ampio e unanime consenso accordato alla
mia candidatura a segretario.
Il circolo del Partito Democratico di Airola nasce con le primarie
del 14 ottobre 2007.
Dopo la costituzione dei primi organismi dirigenti con il primo
congresso del 20 dicembre 2009, il nostro circolo ha conseguito un risultato
politico importantissimo eleggendo, in occasione delle scorse elezioni
amministrative comunali del 13 maggio 2011, 7 consiglieri di maggioranza su 8,
nonché il sindaco. Metà dei membri del
coordinamento uscente, eletti con ampi suffragi, hanno assunto pertanto
incarichi di rilievo nell’amministrazione comunale determinandosi alcune
incompatibilità tra incarico di partito e di amministrazione comunale.
Il bilancio di tale passaggio elettorale è più che soddisfacente e
ci ha stimolato in quest’anno a coltivare, sempre più e meglio, la nostra
passione politica attraverso l’impegno nel Partito Democratico.
Certamente però l’orologio della politica di Airola non si è
fermato a questo successo. Altre sfide attendono il nostro circolo:
le prossime tornate elettorali,
la marea montante di nuovi movimenti politici banalmente confusi
nella locuzione “antipolitica”,
la ricomposizione degli schieramenti partitici e di quello di
centro sinistra,
il faticoso processo di reindustrializzazione che sta vedendo
protagonista la nostra amministrazione cittadina, ecc…
Pertanto si è imposta fortemente nella discussione interna al
circolo, l’esigenza di innovare gli organi dirigenti e di radicare sempre più
sul territorio il Partito Democratico. E’ ciò che, con senso di responsabilità
ed unitariamente, ci accingiamo a fare in questo congresso.
Come sapete, non ho mai avuto tessere di partito oltre quella del
PD, un progetto politico che ho sposato alcuni anni fa con decisione e
convinzione! Per questo ho iniziato a partecipare attivamente alla politica,
impegnandomi da iscritto e militante a partire dalle primarie del 2007 dove
sostenni con convinzione ed in autonomia Rosy Bindi.
Da allora ho inteso dare il mio piccolo contributo alla vita del
mio circolo cittadino, partecipando alle discussioni ed alle riunioni, nonché
alle iniziative politiche messe in campo e allacciando relazioni con tutte le
componenti del partito.
In questo piccolo impegno, sono stato mosso da pure ed
appassionate ragioni ideali che si radicano nella certezza che la costruzione
della “città dell'uomo” (come Lazzati chiamava la politica) passa per la
partecipazione alla vita dei partiti, attraverso la ricerca del consenso su
prospettive politiche concrete.
A nessuno tuttavia sfuggiva e sfugge la peculiarità di un partito,
quello democratico, nato per fusione di due consolidate esperienze politiche.
Anche ad Airola è stato così, ma solo in parte visto che con la nascita del PD
si sono affacciati sulla scena del partito anche nuovi attori politici!
Questo carattere octroyée
(=concesso) del partito poteva far storcere il naso a qualche purista. Qualcuno
successivamente ha parlato di fusione fredda, qualche altro di amalgama non
riuscita.
Tuttavia per me furono molto convincenti e determinanti le parole
pronunciate da Pietro Scoppola al convegno di Orvieto 2006: "prendiamo
atto dei passi oggi possibili, ma teniamo viva una idea, una speranza più
impegnativa e giochiamola non contro il processo ma oltre, oltre questo
processo oggi possibile, quando scelte più impegnative saranno necessarie. Teniamo viva l’idea di un vero partito
nuovo."
Queste parole, che non esito definire profetiche, di quello che è
stato l'ultimo grande intellettuale del cattolicesimo democratico mi
hanno fino ad oggi guidato.
Allora mi chiedo:
1)
è arrivato il momento di
scelte più impegnative?
2)
qual è l'idea di “vero
partito nuovo” in cui tutti crediamo?
Per cercare di rispondere mi sembra opportuna una breve analisi
generale del contesto attuale.
Oggi, in quella che Pierre Rosanvallon chiama l’epoca della sfiducia,
la fiducia nei partiti, sopratutto nei loro apparati, è ai minimi storici. Di
converso, come abbiamo potuto appurare anche nel nostro piccolo in occasione
delle scorse comunali, sta crescendo una fortissima volontà di partecipazione
politica che difficilmente trova i canali giusti per estrinsecarsi in forme non
sterili. A ciò si accompagna la sensazione (messa ben in luce da Giuseppe De
Rita nella sua pubblicistica) di un ciclo storico che volge al termine: il
ciclo lungo individualista, del “tutto è mio” (De Rita: “Da alcuni
anni sembra essere entrato in scadenza il ciclo della soggettività ad oltranza.
Il ciclo del "tutto è mio": il partito è mio, la moglie è mia, la
vita è mia, la morte è mia”.); un ciclo che prese
forma nella metà degli anni 60, raggiunse l'acme negli anni 80 e 90, sta
vivendo un lento declino in questo primo scorcio di secolo.
Senza addentrarmi in analisi sociologiche di cui ho scarsa
competenza, restando su un piano strettamente politico, balza agli occhi che la
crisi attuale della forma partito sia ricollegabile, almeno temporalmente, a
questo ciclo individualista. La “Repubblica dei Partiti” che ha scritto la
nostra Carta, infatti storicamente degenera in partitocrazia mano a mano che cresce l’onda lunga individualista
nella società.
Anche per queste ragioni sono convinto che stiamo vivendo oggi un
passaggio storico, ben più profondo ed incisivo di quello del 1992.
Certo, l’avvio di un nuovo ciclo “comunitario” non è dietro
l’angolo! I partiti personali detteranno ancora per qualche tempo l’agenda ma
pare chiaro che la società nell’era 2.0, di internet, della informazione di
massa che ha preso avvio in quest’ultimo ventennio, sta lentamente virando.
Quindi sarà lungimirante solo chi da oggi inizierà a sintonizzarsi sul nuovo ciclo.
Il PD, partito non carismatico per antonomasia, è già un passo avanti in questa
direzione!
Oggi sembra che stia giungendo proprio il momento di quelle scelte
più impegnative richiamate da Scoppola!
Nei prossimi anni il PD sarà chiamato a diventare se stesso, cioè
quel VERO PARTITO NUOVO indicato da Scoppola.
Partito, perché mezzo di attuazione del diritto alla
partecipazione politica, nonché associazione collettiva, il cui primo
obbiettivo è l’organizzazione del consenso politico intorno a idee e prospettive
concrete e praticabili e non intorno al semplice carisma del leader.
Nuovo, perché aperto alle novità e ad una nuova
generazione di politici, a prescindere da appartenenze di gruppo,corrente, area
o apparato.
Vero, perché rispettoso del metodo partecipato nella
selezione dei quadri dirigenti e nelle procedure per l’elaborazione e
l’adozione delle decisioni.
Dovremo essere un partito vero e nuovo, di centrosinistra, nel
solco di quella grande esperienza ormai esaurita che ci ha generato: l’Ulivo!
Una esperienza condivisa anche da due presidenti della Repubblica,come Ciampi e
Napolitano, che in questi anni hanno tenuto dritta la barra della Nazione. Una
esperienza di cui dobbiamo essere fieri, soprattutto ad Airola!
Siamo del PD perché crediamo che la giustizia sociale sia un bene
da salvaguardare e una priorità,
siamo del PD perché crediamo che il bene comune sia una priorità e
la necessaria ricerca del consenso su prospettive concrete e praticabili un “mero
mezzo” per la sua realizzazione e non “il” fine ultimo dell’azione
politica;
siamo del PD perché crediamo che sia urgente e prioritario
rispondere a quella che Giorgio La Pira chiamava “attesa della povera gente”, quando ricordava al governo DC
del 1949 la necessità di lottare primariamente contro miseria e disoccupazione,
due mali che abbrutiscono la persona;
siamo del PD crediamo nel valore fondativo del diritto alla
partecipazione politica;
siamo del Pd, ad Airola, perché crediamo urgente valorizzare il
nostro territorio, le sue risorse, le sue ricchezze e i suoi uomini.
Vi chiederete:cosa c’entra tutto questo con il rinnovo del
coordinamento del nostro piccolo circolo!?
C’entra, eccome!
Oggi, nel rinnovare i nostri organi dirigenti, siamo di fronte ad
un bivio: scegliere di incamminarci in una
prospettiva politica nuova ed avvincente:
un progetto politico nuovo, come nuova è l’amministrazione cittadina che il PD anima come
“città nuova”;
oppure rinchiuderci
attendendo che sia la storia ad imporci scelte ormai ineludibili!
Il circolo PD di Airola oggi ha bisogno di incamminarsi in questa
prospettiva e di un coordinatore che la incarni tentando sempre la strada
faticosa della mediazione politica e guidando democraticamente i processi
decisionali, confrontandosi con tutti. In questa fase cruciale e densa di
incognite, tale prospettiva di coesione mi sembra fondamentale!
Oggi pertanto il circolo PD Aldo Moro è chiamato sul nostro
territorio ad essere un circolo:
coeso, perché intende amalgamare e unire culture e
storie politiche diverse presenti nel circolo, attraverso processi decisionali
democratici ed ampiamente partecipati, al fine di proporre sul nostro
territorio un coerente e credibile progetto politico;
propositivo, perché intende responsabilmente animare e
stimolare il dibattito politico cittadino sui temi che maggiormente ci
interessano: il diritto al lavoro, il valore della partecipazione politica, la
giustizia sociale e l’uguaglianza sostanziale, la lotta alla miseria ed alla
disoccupazione, la valorizzazione delle risorse del territorio ecc...
radicato, perché intende essere attento alle nuove
generazioni ed alla società civile, ai lontani dalla politica, alle
problematiche territoriali, ad un adeguato e proficuo rapporto con la
federazione provinciale ed i circoli limitrofi, al fine di allargare la propria
base di “appassionati alla politica” (gli iscritti) e di mantenere ed ampliare
il consenso elettorale intorno alla proposta politica del Partito Democratico.
Per fare ciò ci doteremo di organismi dirigenti ed esecutivi
agili e partecipati, dove esperienze consolidate interagiscano con nuove prassi
politiche.
Fondamentale sarà anche un articolato e simbiotico raccordo con la
componente giovanile nella elaborazione, predisposizione e promozione delle
iniziative politiche.
Sul piano operativo faremo ampio uso delle moderne risorse della
comunicazione interattiva e coltiveremo forme di auto-finanziamento che
consentano un adeguato sostegno alla nostra iniziativa politica.
Parteciperemo e contribuiremo costantemente al pubblico dibattito
politico della città, cercando nell’equilibrio umile e nella semplice moderazione
la cifra del nostro impegno.
Non ultimo coltiveremo un’adeguata interfaccia con
l’amministrazione cittadina che è quasi per l’intero espressione del nostro
partito.
Questa favorevole situazione politica, frutto della nostra solida
e radicata tradizione del popolarismo democratico e dell’impegno di coloro che
hanno guidato il nostro circolo fino ad oggi, chiamerà in futuro il PD di
Airola ad un di più di responsabilità verso la cittadinanza e le altre forze
politiche, in una logica scevra da poco utili tentazioni di autosufficienza
politica.
E’ vero: abbiamo un'amministrazione ed un sindaco che stanno
sempre tra la gente!
Ciò non toglie che un circolo coeso, propositivo e radicato potrebbe
aiutarli ancora di più, filtrando e facendo conoscere le iniziative, portando
le istanze della popolazione, per non lasciare la sensazione di uomini soli al comando della città, bensì la
certezza di un gruppo politico impegnato per il bene comune dei cittadini.
Nell’immediato il nostro obbiettivo futuro sarà mantenere ed
ampliare l’ampio consenso raggiunto nel territorio, cercando di ricomporre
qualche frattura determinata dalle asprezze della battaglia politica,
privilegiando i rapporti con i partiti facenti parte dell’attuale maggioranza
cittadina e intessendo rapporti leali con gli amici-avversari degli altri
movimenti politici.
Cercheremo infine di veicolare le iniziative politiche del partito
provenienti dal livello nazionale, regionale e provinciale.
Grazie di cuore per avermi dato la possibilità di parlavi con
trasparenza, sincerità e passione di un ideale in cui credo.
Diego Ruggiero
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