sabato 11 gennaio 2014

Caso De Girolamo

E’ vero! Tutti nel linguaggio privato utilizziamo parole che forse in pubblico mai useremo. Anche a me è capitato di dire e sentir dire in contesti privati di questo o quella persona parole poco commendevoli come “stronzo” .Per questo mi sento di esprimere una profonda solidarietà umana al ministro che è stato intercettato a sua insaputa in un ambiente che reputava familiare. Per me la regola del “non fare agli altri ciò che on vorresti fosse fatto a te” è molto importante. D’altra parte all’epoca il ministro era semplice parlamentare PDL. Forse, da quel che potrebbe sembrare, si lasciava andare ad atteggiamenti da ras o satrapo locale, ma non penso che ciò le possa essere imputato, visto anche il contesto della politica beneventana. Possiamo infatti affermare, senza paura di essere smentiti, che questa classe dirigente locale di tutti gli schieramenti è il prodotto di una selezione naturale che assume come “vincenti” i criteri della De Girolamo.Tante verginelle che la attaccano anche con parole dure, hanno parole credibili quanto la propria storia personale e politica. Pazienza se poi ci sia capitato un mio compagno di partito in queste conversazioni private. So che Carmine Valentino ha spalle larghe per sopportare questo ed altro.Ciò che invece mi preoccupa sono le posizioni politiche del ministro nel suo mandato, i suoi criteri di scelta. Sono le interviste che in questi mesi ha rilasciato. Sono gli interventi e gli annunci “mancati” che ha ritenuto di fare sull’area di crisi di Airola, alla ricerca del suo personale consenso. Il suo “conflitto d’interessi” col Consorzio Agrario, le nomine degli amici al ministero, la volontà di imporsi sul territorio senza confrontarsi con esso, il suo non smentire che l’ubicazione di un servizio pubblico sul territorio sarebbe decidibile in base al consenso che potrebbe fruttare… e non in base al bene comune.Questo si, che mi preoccupa e mi fa ritenere giusto un suo passo indietro, perché chi ragiona così non può continuare a rappresentare degnamente e con fiducia il Governo della Repubblica.La politica è prima servizio al bene comune e poi consenso. La ricerca del consenso per il consenso, del semplice e freddo dato numerico, è la malattia che ha prodotto questo distacco abissale tra gente e politica.La De Girolamo è il secondo ministro sannita dopo Mastella.Spero che il prossimo ministro sannita riscatti l’immagine di una Sannio “politico” che deve ancora maturare nel servizio al bene comune.


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