Calcolando che Veltroni ha imbarcato i radicali il cui apporto è valutabile intorno all'1% e che parte dei voti Udeur possono andare al PD (0,7%), Se consideriamo il quadro stabile (come lo è da 15 anni a questa parte) il PD dovrebbe attestarsi intorno al 33%.
Qualora non superasse significativamente la soglia del 33% (ovvero gli 11.928.000 voti) dovrebbe comunque guidare al più presto il partito verso il primo "vero" congresso (la funzione per cui è stato votato alle primarie), perchè la sua strategia decisa solitariemente a Orvieto ad inizio gennaio, sarebbe stata fallimentare (non ha raggiunto un risultato significativamente diverso rispetto all'Ulivo), dimostrandosi priva di serie prospettive (da soli, con questa legge elettorale, è difficile vincere le elezioni).
La sintesi politica tra le grandi tradizioni culturali dell'Italia (cattolica e riformista di sinistra) può essere rappresentata solo da un percorso condiviso e non semplicemente da una persona (Veltroni) per quanto carismatica essa sia.
Naturalmente se il Pd avrà una performance strabiliante alla Camera (es: 37-38%) saluteremo Veltroni come un grandissimo condottiero e politico, ma ciò non toglierà sostanza al ragionamento. La politica si costruisce prima sulle idee e poi sulle persone.
La sintesi politica tra le grandi tradizioni culturali dell'Italia (cattolica e riformista di sinistra) può essere rappresentata solo da un percorso condiviso e non semplicemente da una persona (Veltroni) per quanto carismatica essa sia.
Naturalmente se il Pd avrà una performance strabiliante alla Camera (es: 37-38%) saluteremo Veltroni come un grandissimo condottiero e politico, ma ciò non toglierà sostanza al ragionamento. La politica si costruisce prima sulle idee e poi sulle persone.
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