Superato lo snodo politico delle candidature a segretario regionale del PD campano, forse è il caso di fare il punto della situazione. Abbiamo assistito alla balcanizzazione della Margherita campana. Uno spettacolo effettivamente non tanto bello a vedersi! Anche perchè la componente diessina del PD non sembra aver fatto altrettanto. Sorge forte il dubbio che all'esito di una sfida fratricida come questa difficilmente si arriverà ad un punto di equilibrio duraturo. Il processo che ha portato alle candidature, checchè ne dica Bassolino, ha avuto il sapore di un accordo tra apparati e potentati locali i quali ambiscono a conquistare rendite di posizioni candidandosi nelle liste. C'era sicuramente da aspettarsi dal 14 al 22 settembre il solito tira e molla sulla formazione delle liste nelle quali hanno fatto la parte da leone gli amministratori locali e gli apparati di partito che , preoccupati dalle candidature, ben si son guardati dal suscitare momenti di partecipazione democratica. L'unica eccezione è sembrata ad oggi la lista Bindi che ha deciso coraggiosamente di non candidare nessuno alla segreteria regionale e di fare delle primarie purtroppo solo napoletane, sottraendosi dal gioco al massacro che è sotto i nostri occhi.
Che dire? Verrebbe veramente la voglia di fare come abba Agatone che stette tre anni con un sasso in bocca per non parlare, aspettando così l'evolversi degli eventi! Tuttavia non parlare oggi equivale ad un peso sulla coscienza domani per cui mi siano concesse tre considerazioni ed un invito.
La prima.
Nella vicenda campana ciò che più sconvolge è il silenzio inane di Veltroni. Possibile che in suo appoggio si siano candidati in tre alla segreteria regionale e il già-segretario-candidato non abbia nulla dire? Meglio la Bindi, vera novità di queste primarie, che ha deciso di non promuovere alcuna candidatura regionale.
La seconda
Tutta questa voglia di candidarsi nelle liste da parte degli amministratori locali è sintomo di un dato importante, soprattutto dopo il V-day. La politica si fa nei partiti e chi vive nella (e della) politica lo sa benissimo. I partiti sono ancora imprescindibile momento di partecipazione democratica e snodo di decisione. Il problema è farli funzionare bene ed innescare meccanismi virtuosi di partecipazione, di confronto e di controllo. Anche per questo c'è bisogno oggi di un nuovo partito, il PD, che superi le vecchie logiche!
La terza
Sarebbe meglio non votare alle primarie regionali per dare un segno alla nostra classe dirigente locale sannita che tante volte parla delle istanze della gente ma troppo spesso si dimentica che l'istanza fondamentale di questa "gente" è trovare laboratori di dibattito e di confronto in cui poter democraticamete partecipare.
Mi sia infine concesso di chiudere con una conclusione finale invito.
La politica non è cosa da esperti o iniziati. E' di tutti, è una cosa seria e chi svolge questo ministero compie un servizio essenziale per la società! Durante il seminario di Orvieto sul PD (ottobre 2006) Salvatore Vassallo, politologo campano che sa il fatto suo, diceva che "l’idea del partito democratico non sarebbe germogliata se non ci fossimo accorti che la società italiana ha ancora larghe zone di terreno fertile per la partecipazione politica".
Politici e amministratori sanniti di Ds e Margherita, non sentite che vi manca qualcosa? Non sentite che vi manca il confronto, l'ascolto e il dibattito? Non vi viene la voglia di dissodare e arare queste "larghe zone di terreno fertile per la partecipazione politica"? Non sentite che la passione politica che un tempo vi animò e vi spinse all'impegno sembra oggi spenta? Sapete perchè è così? Vi manca il confronto con la "gente"; con I vostri elettori che ormai sono diventati solo numero che sostiene il vostro consenso; con I vostri sostenitori che hanno paura di iscriversi in partiti dove, nell'assenza di confronti reali, essere minoranza vuol dire essere inesistente. Ma le belle e grandi idee che allora vi spinsero ad impegnarvi coraggiosamente in questi partiti dove sono andate a finire? Pepe, Insogna date un colpo! Fatevi sentire, promuovete, organizzate, coinvolgete! Fate diventare questo pd un partito con l'anima! Dov'è finito il "comitato dei 51" promotore provinciale del PD?
Il PD è una reale esigenza del paese perchè chi ne sta fuori scoprirà la propria ansia di partecipazione democratica e a voi politici che governate tale processo costituente ri-scoprirete la vostra passione civile e politica. O sarà così, o non sarà PD!
1 commento:
ciao Diego, ti lascio un in bocca al lupo
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